AMORE PER LA MUSICA

Una magia che si rinnova ogni giorno, ad ogni ora, e in ogni momento!
La musica non ha confini, non ha limiti, non muore mai! Sembra fatta da milioni di note eppure...
Sono solo sette, che saltellano di qua e di là, e si insinuano nei nostri pensieri.
La musica riesce a sfiorare la nostra anima a riaccendere i nostri ricordi ad esaltare le nostre emozioni.
E il mondo forse non potrebbe esistere senza!
(Stonenge, 09062009)

INFORMAZIONI PERSONALI

Certaldo, Firenze, Italy
Diretta dal Maestro Damiano Santini, la Corale Certaldese, attualmente è composta da circa trenta cantori ed è iscritta alla Associazione Cori della Toscana. Il repertorio della corale è vario; spazia dalla polifonia sacra e profana, ai canti popolari, agli spirituali, ai cori lirici. Ha partecipato a varie manifestazioni culturali ed ha tenuto numerosi concerti nelle vicine cittadine toscane ed in altre regioni italiane. Oltre a scambi culturali con altre corali italiane ed estere.

giovedì 21 ottobre 2010

MONTEROTONDO MARITTIMO

Pensavo io... 
E perché non imparare un po 'di questo piccolo paese 
dove stiamo andando a cantare?
Allora... 
Monterotondo Marittimo è un comune della provincia di Grosseto di 1.394 abitanti, distante dal capoluogo circa 90 km. Si trova all'estremità nord-occidentale della provincia, nei pressi del confine con la provincia di Pisa.
 Situato a 550 m. s.l.m., al centro delle Colline Metallifere, Monterotondo Marittimo e' un borgo d'origine medioevale che fu possesso dei Conti Alberti, della cui rocca non restano che poche mura: dobbiamo far notare che il suffisso Marittimo non sta ad indicare la vicinanza del mare, che, anzi, e' assai distante, ma vuol dire di Maremma.
Questo il paese e' famoso, oltre che per aver dato i natali al grande scrittore Renato Fucini, per i fenomeni naturali dei soffioni boraciferi che escono dal sottosuolo a temperature che oscillano dai 100° ai 160° C. Con grande intelligenza tutta la zona interessata di fenomeni geotermici, le Biancane, e' stata attrezzata per le visite turistiche ed ora il Parco delle Biancane si puo' esplorare grazie a due percorsi, uno di 20 minuti e uno di 40 minuti, che permettono di addentrarsi in un paesaggio infernale, ma unico e spettacolare.
Il paese dei soffioni boraciferi
La costa maremmana era un tempo paludosa e malarica. 
Ma l’immediato entroterra è un’altra cosa. Un insieme di piccoli centri e di gradevoli paesaggi che affascinano il visitatore. Monterotondo, in più, vanta un’origine “naturale” antichissima.

Benché ancora sostanzialmente non toccata dalla grande affluenza di turisti caratteristica della costa dell’Alta Maremma, Monterotondo Marittimo è una gradevole destinazione da mettere prima o poi in agenda, sia per le tracce del passato medievale, sia per la possibilità di apprezzare il fascino evocativo delle “biancane”, soffioni boraciferi che creano vicino al paese un paesaggio di insolita bellezza.
La località deriva il suo nome da “Mons Ritundus”, per la particolare conformazione conica del colle su cui sorge l’abitato. L’apparentemente strana specificazione “marittimo”, caratteristica peraltro comune ad altri paesi dell’entroterra maremmano, si deve all’antica posizione di confine con le zone selvagge e malariche della costa. “Marittimo”, quindi, stava a indicare il centro abitato più vicino al mare in un determinato tratto di costa.
 Nel cuore delle Colline Metallifere
Le mura che un tempo circondavano Monterotondo sono ancora parzialmente visibili, così come parte dell’alzata del cassero. Dominano il luogo i resti, restaurati, della Rocca degli Alberti. Il palazzo comunale, con la torre dell’orologio, ha un impianto architettonico di prevalente impronta seicentesca, con alcune tracce residue risalenti al dodicesimo e tredicesimo secolo. Nei pressi, un loggiato ottocentesco in stile neorinascimentale.
 In via Roma si trova la casa dove l’8 aprile 1843 nacque lo scrittore Renato Fucini. Nella parte più alta del paese, la cinquecentesca chiesa di San Lorenzo; vi è conservato un dipinto della scuola di Duccio di Boninsegna, che raffigura la Madonna con il Bambino.
Non lontano da Monterotondo, i resti del castello di Cugnano, risalente al 1200.
Dal 2003 è in corso a Cugnano un’indagine promossa dall’Università di Siena per studiare le dinamiche insediative del territorio delle Colline Metallifere, attraverso analisi di superficie, interventi di scavo di insediamenti fortificati e mappature delle aree minerarie. Lo spazio interno alle mura, che ha una superficie di quasi seimila metri quadrati, si distingue tra la fascia più esterna e più bassa del borgo e la zona più alta a carattere signorile.
Fascino de “Le Biancane”
Il percorso naturalistico delle “biancane” racconta lo stretto rapporto tra Monterotondo Marittimo e la produzione di energia geotermica. In uno scenario dantesco, i vapori che provengono dal terreno e il calore hanno modificato la natura e i suoi colori.
Il percorso parte dal Lagone Cerchiaio e segue un sentiero panoramico dal quale si può godere, tempo permettendo, una straordinaria vista sul golfo di Follonica, con l’Isola d’Elba in primo piano e all’orizzonte la Corsica. Riconoscibili, poi, i rilievi dell’Argentario, Punta Ala, il promontorio di Piombino e il golfo di Baratti.
Abitano il luogo specie vegetali “aliene” rispetto alla latitudine e all’altezza di Monterotondo sul livello del mare, circa seicentocinquanta metri, tra cui il brugo (caratteristico delle zone alpine o appenniniche di alta quota) e la sughera, varietà di quercia presente in numerosi esemplari anche se non tollera le emanazioni solforose ed è soggetta a gravi danni, con mortalità elevata per le giovani piante che tentano di svilupparsi vicino alle emanazioni di vapore. In ambedue i casi si tratta di specie acidofile, cioè richiedenti un substrato acido. In questo caso hanno approfittato delle 
condizioni alterate delle rocce (trasformate in terreno gessoso) per costituire una colonizzazione anomala.
Per quanto riguarda le sughere, l’eccezionalità risiede nel fatto che le piante delle “biancane” detengono probabilmente il record mondiale di sviluppo a questa altezza sul livello del mare e a questa latitudine. Solamente sulla costa africana le sughere si sviluppano anche a mille metri sul livello del mare, mentre nelle località vicine della Toscana queste piante non si sviluppano oltre rilievi che superino i trecento-quattrocento metri sul livello del mare. Sono infatti “termofile” e particolarmente sensibili ai climi rigidi.
La presenza endemica delle piante non trova però facile spiegazione, non essendo in questo caso applicabile né il processo di inseminazione da parte di avifauna né tramite trasporto fluviale. L’unica possibilità di colonizzazione risalirebbe all’ultimo periodo interglaciale (circa centotrentamila anni fa) per analogia con altra flora tipica della vegetazione subtropicale che è presente nel territorio, come l’alloro, l’agrifoglio, il pungitopo, lo spincervino, la fillirea e il tasso. Anche il brugo è un “relitto” glaciale e proprio nella Maremma grossetana e nei Monti Sibillini ha il suo limite di diffusione meridionale.
Nell’Europa dell’ultima glaciazione, uno speciale “microclima”
È molto probabile che l’attuale area di Monterotondo Marittimo sia
 stata abitata fin dall’ultima glaciazione, anche se non presentava caratteristiche utili all’accumulo di risorse o alla difesa (come fiumi o caverne) proprio per la specificità del microclima locale (di diversi gradi più alto del territorio circostante) e per le allora abbondanti sorgenti calde, utili non solamente per bagni ristoratori, ma anche contro le malattie della pelle e i parassiti.
Nel cuore dell’ultima glaciazione, alla latitudine e all’altezza della odierna Monterotondo, il terreno avrebbe dovuto risultare libero dalle nevi soltanto per poche settimane l’anno, con temperature sempre molto rigide. E invece si può ragionevolmente supporre che questa parte delle Colline Metallifere costituisse in quel periodo una sorta di “oasi verde” in un deserto di neve, con la presenza di alcuni tipi di vegetazione d’alto fusto e arbustiva, oltre a una compiuta catena alimentare di erbivori, carnivori e onnivori.
Foto e altre informazione e curiosità:


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