AMORE PER LA MUSICA

Una magia che si rinnova ogni giorno, ad ogni ora, e in ogni momento!
La musica non ha confini, non ha limiti, non muore mai! Sembra fatta da milioni di note eppure...
Sono solo sette, che saltellano di qua e di là, e si insinuano nei nostri pensieri.
La musica riesce a sfiorare la nostra anima a riaccendere i nostri ricordi ad esaltare le nostre emozioni.
E il mondo forse non potrebbe esistere senza!
(Stonenge, 09062009)

INFORMAZIONI PERSONALI

Certaldo, Firenze, Italy
Diretta dal Maestro Damiano Santini, la Corale Certaldese, attualmente è composta da circa trenta cantori ed è iscritta alla Associazione Cori della Toscana. Il repertorio della corale è vario; spazia dalla polifonia sacra e profana, ai canti popolari, agli spirituali, ai cori lirici. Ha partecipato a varie manifestazioni culturali ed ha tenuto numerosi concerti nelle vicine cittadine toscane ed in altre regioni italiane. Oltre a scambi culturali con altre corali italiane ed estere.

lunedì 25 gennaio 2010

CHORAL - Prima Parte



PRIMA PARTE

Coro è un insieme di persone che, sotto la guida di un direttore, si esprime artisticamente attraverso il canto. I suoi componenti sono detti cantori (o coristi). Il termine coro può denominare, in modo generico, anche una composizione musicale scritta per tale organico.
Il canto corale è un'espressione artistica presente in tutti i continenti e pressoché in ogni livello culturale e di sviluppo.Se in origine il coro è quasi sempre un elemento associato all'ambito religioso e al lavoro di gruppo, in epoche più recente si è liberato di queste funzione per assumerne alcune autonome.

Il coro affonda le sue radici nel passato, e si attribuisce l'invenzione "moderna" di questa pratica musicale agli antichi greci (coro greco) i quali la utilizzavano nel teatro, durante lo svolgimento delle tragedie, come voce narrante esterna alle scene. Si può sottolineare come il termine coro (choròs) non possedesse un significato musicale, ma indicasse inizialmente il luogo e in un secondo tempo il gruppo di danzatori presenti sulla scena.

Durante il Medioevo l'influsso del pensiero cristiano attribuisce al coro il riflesso terreno dei cori paradisiaci e dal IV secolo la parola coro inizia ad indicare l'atto compiuto dai chierici, dai monaci all'interno della Scholae cantorum. Quindi il coro entra nelle chiese ed acquista un suo ben determinato spazio architettonico, basti pensare ai luoghi di culto durante il periodo romanico e gotico.
Il canto gregoriano e ambrosiano influenzano tutta la pratica corale medioevale e solo dopo il 1000 si formano le caratteristiche foniche moderne grazie all'arte polifonica. Se inizialmente il coro polifonico è legato alla musica strumentale dal Cinquecento , passando attraverso le scuole dei Paesi Bassi e Romana (Palestrina), la definizione di coro si allarga anche all'aspetto vocale.

Contemporaneamente alla diversificazione dei cori, si diffonde il coro profano che rientra a pieno titolo nel teatro, questa volta però musicale.
Dopo un periodo di declino, causato dal successo del bel canto e della musica strumentale, il coro risorge con Beethoven e con i romantici e si introduce nella sinfonia.
Il coro subisce trasformazioni con le sperimentazioni del Novecento, quali l'includimento del coro nei processi compositivi elettronici (Stockhausen).
(Wikiped)

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